lunedì 16 aprile 2007

125cc: una giusta scelta?




















La stagione è cominciata, e si sa, quest'anno vi è stata l'introduzione dei nuovi motori 125cc denominati "long life", ovvero motori che dovrebbero eliminare l'esasperazione dei passati 100cc (che ai massimi livelli ma non solo dovevano essere revisionati praticamente ad ogni gara) permettendo così di abbassare i costi. Altro fattore importante e che rende sostanzialmente diversi questi motori dai "vecchi" 100cc è la loro relativa semplicità d'utilizzo: sono dotati di avviamento elettrico, frizione e limitatore , elementi noti alle categorie promozionali come i monomarca, la Rok per fare un esempio, dove trova spazio chi vuole gareggiare divertendosi e senza troppe spese. La volontà è quella di avvicinare il kart professionistico a quello amatoriale, anche se sappiamo bene che non basterà un motore a rendere competitivo un amatore quanto un pilota professionista... ma questo è un altro discorso.
Prima, riferendomi all'appellativo "Long life" di questi motori e ai loro presunti vantaggi, ho usato il condizionale "dovrebbero", e non l'ho fatto a caso. Nelle prime uscite di quest'anno sono emersi fattori contrastanti: guasti elettrici, problemi con le valvole allo scarico, senza contare la magagna delle accensioni. Insomma tutto fuorché un buon inizio... molte case costruttrici sono rimaste indietro, chi perché è arrivato tardi a omologare i motori, trovandosi un prodotto ancora acerbo e tutto da sviluppare, chi perché è rimasto alla finestra in attesa di vedere come si sviluppa la situazione.
C'è da dire che nelle prime gare la prima cosa a saltare all'occhio sono i divari nelle prestazioni: piloti che si prendono anche 2 secondi al giro senza capire il motivo, distacchi abissali tra i piloti... insomma, certi materiali, come i Parilla o i Vortex, i più sviluppati, vanno, gli altri arrancano.
Ma dove sono finiti i buoni propositi dell'anno scorso, come "questi motori livelleranno le prestazioni, conterà di più il pilota"?? A vedere dalle prime gare pare conti ancor di più il mezzo...
La realtà è che le case ora come ora devono investire nello sviluppo, provare e ancora provare, e per fare questo bisogna mettere mano alle finanze, ed è così che è meglio procurarsi piloti paganti e tenersi pochi piloti ufficiali ad occuparsi dello sviluppo... in sostanza i team si sono "rastremati" in attesa di tempi migliori, e piloti come me rimangono a piedi.
Alcuni team come la Swiss Hutless si sono addirittura ritirati momentaneamente dalle competizioni internazionali...
Non sono bei tempi di sicuro per il kart... La federazione scrive "numero record di iscrizioni" ma stando a guardare pare proprio il contrario... all'europeo si supera di poco la soglia dei 50 quando solo l'anno scorso si sfioravano i 90, o ancora meglio negli anni del valvola rotante, quando si riuscivano a riempire addirittura due categorie... FA e FSA.
Le gare si stanno facendo stantìe, senza mordente, una sorta di Formula 1 in miniatura: un minimo di concitazione alla partenza, poi tutti si stabilizzano nella loro posizione e rimangono lì, uno dietro all'altro, nel dritto non possono sfruttare la scia grazie al limitatore, nel misto devono guidare pulito perché si ha il rapporto lungo... e così vengono a mancare pure i sorpassi. La CIK ha fatto male i suoi calcoli... sarà che mi manca l'avviamento a spinta col meccanico, sarà che questi nuovi motori hanno di fatto stoppato la mia carriera per il momento ma...

lunedì 2 aprile 2007

24 Ore Jesolo


























Il weekend del 31 marzo / 1 aprile si è svolta sul circuito Pista Azzurra una classica del mondo delle competizioni endurance kartistiche, la 24 ore di Jesolo.
L'evento, organizzato in maniera ufficiale dalla Birel, nota azienda costruttrice nell'ambito del kart, gode di una grossa fama che di anno in anno è sempre in crescendo, e attira team da tutta Italia e non solo, difatti non è raro trovarsi di fronte numerosi team stranieri.

Quest'anno l'edizione ha goduto di numerose presenze di spicco del mondo motoristico, difatti tra i vari team si potevano annoverare numerosi piloti professionisti, di kart e auto. Il nome che è subito saltato all'occhio è quello di Giorgio Pantano, ex pilota Jordan F1 e ora impegnato nel GP2 Series con il team Campos Grand Prix, a dimostranza che questo tipo di gare oltre che a essere un divertimento sono anche considerate un'ottimo allenamento, fisico e psichico.

Nel mattino di sabato era prevista un'unica sessione di prove cronometrate della durata di 1 ora e un quarto, in modo da permettere a tutti i piloti di prendere confidenza con il mezzo e staccare i propri giri veloci (i team andavano da un minimo di 6 ad un massimo di 10 piloti).
Il tempo non è stato clemente nei giorni precedenti alla gara, e ci si è trovati quindi di fronte a un fondo viscido ed imprevedibile, considerato che non era previsto l'utilizzo di gomme rain (!)

Nei primi minuti io e il mio team, il "100% Sport" (composto da 10 piloti, 2 con esperienza di kart a livello internazionale, altri invece con esperienze amatoriali o addirittura nessuna :D ) abbiamo deciso di lasciar uscire chi più aveva bisogno di accumulare esperienza e confidenza col mezzo (che pur essendo un 4 tempi relativamente "tranquillo" su condizioni di pista difficili può rivelarsi difficile da gestire, grazie al peso e le gomme slick) aspettando gli ultimi minuti, che con l'uscita del sole si prospettavano essere "di fuoco".

Le premesse sono state rispettate. Uscito a circa mezz'ora dal termine della sessione, detenevo la pole con circa 1"5 di distacco, ma quando la pista ha cominciato ad asciugarsi seriamente, circa a 5 minuti dal termine i tempi hanno cominciato a crollare inesorabilmente... così che sono sceso nuovamente in pista con un cambio pilota "lampo" negli ultimissimi minuti... peccato che, una volta staccato un buon tempo, il giro successivo ho trovato un kart più lento a ostruirmi quando avevo 5 decimi di vantaggio sul mio best precedente... un vero peccato, ma ho ottenuto comunque un buon terzo tempo.

Dopo la pausa pranzo, lo start della gara era previsto alle 13.30
Per la partenza, il team ha deciso all'unanimità di mandare in pista me, forte dell'esperienza che mi sono fatto in campo di "partenze" a livello internazionale. Allo start mantenevo agilmente la terza posizione per poi, nella bagarre delle prime curve, sfilare quarto, ma dopo qualche giro e una volta scaldate le gomme, intraprendevo una rimonta che mi portava alle spalle del leader Pantano. Abbiamo ingaggiato un bel duello fatto di sorpassi e controsorpassi, quando un altro kart parecchio veloce ci ha raggiunti, e abbiamo formato un trenino che allungava sistematicamente sugli avversari. una battaglia abbastanza "rude" ma corretta, quella che è durata per i primi 30 minuti di gara, prima della sosta obbligatoria (ogni pilota poteva rimanere in pista per un massimo di 35 minuti, cambio pilota compreso).

Nell'ultimo giro disponibile mi sono permesso un sorpasso deciso ai danni del primo che mi ha permesso di entrare ai box in testa. Di lì in poi è cominciata la vera gara. Per le prime ore ci siamo alternati al volante io e altri due piloti veloci, difatti mantenevamo agilmente la seconda posizione a pochi secondi di distacco dal forte team di Pantano, il "Funny Formula Team", popolato di piloti di tutto rispetto nell'ambito kartistico.

Al calare della sera eravamo quarti assoluti, ma una volta preso il volante qualche pilota con poca esperienza il team ha cominciato a sprofondare in classifica... da 4° a 8° allo scoccare della mezzanotte, per risultare addirittura 16esimo alle prime luci dell'alba! Durante la sera ho condotto un solo turno di guida in modo da permettere a tutti di correre e poi riprendere il volante in prima mattinata per il rush finale, dopo un riposino di qualche ora.

Nonostante avessi ripreso la guida con un ritmo "da qualifica" la situazione sembrava rimanere invariata. Troppo il distacco accumulato nella notte, complice anche un guasto tecnico al carburatore che ha fatto perdere al team secondi preziosi. Ma il tempo è venuto in nostro soccorso: ha cominciato a piovere. Complice anche una neutralizzazione della gara con giri in gialla dietro a un quad adibito a vera e propria safety-car, ho potuto recuperare addirittura 2 giri di distacco, segnando costantemente tempi di quasi due secondi più veloci degli altri equipaggi, e sorpassando in media almeno 5 kart al giro... una bella soddisfazione.

una volta tornato il sole, nelle ultime ore abbiamo recuperato molto, fino a giungere 12esimi assoluti.

Sicuramente con un team all'altezza (e magari meno numeroso) la lotta per la vittoria sarebbe stata ampiamente alla portata, ma alla fine è stato lo stesso un'esperienza molto divertente e soprattutto un ottimo allenamento, in vista di impegni più importanti che spero si parino all'orizzonte.